Alla Prefettura di Imperia
Al Questore di Imperia
Al Comune di Ventimiglia
Al Presidente della Provincia di Imperia
Al Presidente della Regione Liguria
Da sempre il confine di Ventimiglia è terra di passaggio fra l’Italia e la Francia.
Da molti anni migliaia di donne ed uomini che scappano da guerra, tortura, fame e disperazione, attraversano il territorio cittadino nel loro lungo e disperato viaggio verso la Francia e l’Europa continentale.
La condizione di vita delle persone migranti ai confini fra Italia e Francia, in particolare nella città di Ventimiglia lungo le sponde del fiume Roja, ha da molto tempo raggiunto limiti di precarietà, miseria e mancanza di servizi essenziali intollerabili in una società civile, sia per i migranti che per chi abita e vive sul territorio cittadino.
A prescindere da ogni valutazione sulle politiche migratorie del nostro governo e di quello francese (che riteniamo per inciso vergognose e inumane), sostenere queste persone nel loro viaggio, con un pasto caldo, un letto dove dormire, una doccia, la possibilità di fare visite mediche o di avere una consulenza legale, ci pare un imprescindibile dovere di tutte/i, nonché l’unico modo per sottrarle al giogo della tratta di esseri umani.
La volontà ed il lavoro quotidiano dei molti enti, organizzazioni e semplici cittadini/e, per quanto meritevole ed essenziale in questi anni, non è sufficiente ad affrontare e risolvere la qualità e quantità di problemi che la tutela della dignità di queste persone ci pone.
Crediamo sia necessario creare e mettere a disposizione di tutti i migranti che attraversano la città degli spazi di accoglienza temporanea, in modo che possano avere una condizione di vita dignitosa nel tempo che rimarranno a Ventimiglia. Ovviamente, data la natura temporanea e di passaggio della presenza migrante in città, per essere uno strumento utile ed utilizzato, per essere un sostegno e non un nuovo “muro”, tali luoghi dovranno essere compatibili con la volontà ed il tentativo di prosecuzione del viaggio di chi vi verrà accolto e quindi non imporre procedure amministrative obbligatorie che possano in qualche modo bloccarlo o renderlo più difficile.
Chiediamo ai soggetti in indirizzo un incontro per studiare e risolvere, nei tempi più brevi possibili, il problema.
Siamo ovviamente a vostra disposizione per essere di aiuto e continueremo in ogni caso il lavoro di assistenza e volontariato che stiamo facendo a Ventimiglia.
Associazione Martina Rossi
Lettera pubblicata sul quotidiano “La Repubblica” del 01/04/2023 pag. 14 – Genova